Sembrano buondì
Ok, sembrano i buondì e così li chiameremo!
Sono brioche sofficissime con una mollica leggera e filante , una dolcezza discreta ed una superficie croccante per una brioche da colazione strepitosa ,ma non hanno il famoso e tipico gusto del buondì.
Per chi è cresciuto negli anni 70 il buondì è sacro!
una delle poche merendine in commercio e si mangiavano con parsimonia , non erano certo l'abitudine e quando compariva a casa quella confezione celeste era una festa.
Le colazioni erano zuppe di pane e di biscotti e le merendine si affacciavano ancora timidamentee nelle nostre case e poterle mangiare aveva qualcosa di speciale ed erano ambite e desiderate, un'epoca in cui i dolci non c'erano sempre in casa piuttosto erano riservati alla domenica.
Certi sapori sono indimenticabili perchè hanno segnato un periodo della nostra vita ed ora dei nostri ricordi.
La ricetta di Pasquale Cannata parlava di buondì e mi sono tuffata nella realizzazione, inoltre avevo un bicchiere di glassa congelata avanzata dalle ultime colombe, quale occasione migliore per consumarla?
Letto e fatto ed in poche ore ho sfornato queste ottime brioche che vi consiglio assolutamente di provare e rimarrete stupiti da tanta morbidezza.
Come al solito non ho variato nulla dalla ricetta originale se non un poco di zucchero in più perchè a ma i dolci piacciono dolci e le dimensioni.
Le brioche di Pasquale sono importanti 150/170 g cotte in tegliette di alluminio usa e getta che non amo particolarmente e quindi ho variato dimensione e tipo di teglia per il resto tutto uguale e vi invito e visionare il suo
VIDEO IGOltre alla lettura della ricetta del giorno vi invito a visitare la sezione del blog dedicata ai
LIEVITATI DOLCI .
Per voi unn piccolo
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